Iucu è un artista italiano emergente classe 1979; è conosciuto principalmente come designer dello streetwear italiano per Blomor, Malph e altri brand. Dopo un incursione nel mondo della moda, torna alle origini, alla sua prima passione: l'arte. Fin dall'inizio sperimenta, crea, e unisce stili e tecniche diverse. I disegni sopra proposti fanno parte della sua serie "Corpi" che rappresenta figure femminili disegnati a matita o pennarello, con la tecnica del collage o del colore ad olio. Appena ho visto queste opere le ho subito apprezzate per loro soggetti e per come vengono rappresentati; i nudi non sono volgari ne eccessivi ma rimangono in un mondo isolato dove nulla è certo e definito. La mano che li disegna non sembra la stessa che lavora nell'ambito della moda, ma lo stile rimane di fondo in tutte le sue creazioni così da renderle riconoscibili.
- Iucu artista, come nasce?
- Iucu artista nasce prima di IUCU stesso....creare, mischiare, rompere per ricostruire sono cose che ho sempre fatto e che tuttora occupano gran parte della mia giornata, il più delle volte senza un fine preciso ma solo d'impulso e totalmente in preda all'ispirazione del momento.
- Parlaci dei soggetti delle tue tele, cosa rappresentano e come mai queste donne non hanno ne teste, ne mani, ne piedi?
- "un giorno ti svegli e Pam!!" ti viene voglia di vedere con gl'occhi ciò che ti stai solo immaginanando....allora impugni ciò che trovi e dai libero sfogo alle tue sensazioni....il fine e rappresentare, quasi incosciamente, tutto ciò che ti vibra in testa.....e il più rapidamente possibile, prima che la magia svanisca!!
E' così che sono "nate le mie creature"....il concetto è la conseguenza reale del mio inconsciio creativo e culturale.
Metaforicamente non vi sono ne mani ne piedi semplicemente perchè questi corpi vivono nel nulla più assoluto e respirano per istinto, non devono "prendere" niente, perchè niente posseggono se nn se stessi...inoltre le braccia e le gambe si possono così sviluppare all'infinito come una radice...come un vegetale, infatti vegetano alla ricerca di qualcosa o qualcuno, una missione nella NON missione.
Anche la testa non c'è, ma il cuore nel petto si presume ci sia...a muovere un corpo non ragionato, come un motore d'una macchina senza conducente.
E' così che sono "nate le mie creature"....il concetto è la conseguenza reale del mio inconsciio creativo e culturale.
Metaforicamente non vi sono ne mani ne piedi semplicemente perchè questi corpi vivono nel nulla più assoluto e respirano per istinto, non devono "prendere" niente, perchè niente posseggono se nn se stessi...inoltre le braccia e le gambe si possono così sviluppare all'infinito come una radice...come un vegetale, infatti vegetano alla ricerca di qualcosa o qualcuno, una missione nella NON missione.
Anche la testa non c'è, ma il cuore nel petto si presume ci sia...a muovere un corpo non ragionato, come un motore d'una macchina senza conducente.
- Un elemento ricorrente è la stella, che interpretazione gli associ?
- Ecco che la stella diventa l'unica fonte di luce, verità e riferimento magnetico/temporale del corpo.
La stella è la meta....e al tempo stesso vigila sul quel corpo inconsapevolmente perso nell'infinito, una sorta di reciproco rapporto vitale.
La stella è la meta....e al tempo stesso vigila sul quel corpo inconsapevolmente perso nell'infinito, una sorta di reciproco rapporto vitale.
- Questa serie, sono tra le prime opere. hai in programma qualche mostra futura?
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