La Fondazione Prada ha innaugurato in questi gioni la sua seconda mostra nella sede espositiva di Cà Corner della Regina a Venezia. The Small Utopia Ars Multiplicata raffigura il rapporto fra l'arte e l'industria, le nuove tecnologie e la distribuzione di massa. La mostra si articola fra il futurismo italiano, l'avanguardia russa, passando per la Pop-Art americana con nomi significative come Manzoni, Depero, Warhol, Duchamp, Ray, Beuys e molti altri; Germano Celant, curatore della mostra, ha presentato opere minori, pubblicazioni, oggettistica, arredi e capi d'abbigliamento per dimostrare che i grandi artisti del secolo scorso non hanno prodotto solo quadri, sculture o istallazioni ma hanno lavorato in diversi ambiti creativi. Personalmente ritengo The Small Utopia una mostra insolita che racconda l'arte attraverso opere inusuali e minori ma non per questo di secondo livello, che serve ad avvicinare lo spettatore maggiormente alle opere benchè siano all'interno di teche in vetro.
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