Leggo la notizia da alcuni siti, la rileggo in altri, ma il risultato non cambia. L'ultima installazione di Banksy è una piccola bancarella nel centro di New York dove un signore ha cercato di vendere le opere firmate dal maestre della street art a 60$ l'una senza ottenere grandi risultati; la giornata si è chiusa con 420$ d'incasso solo nella tardo pomeriggio e nessuno dei compratori era interessato all'acquisto perchè erano firmate da Banksy. La performance, se così vogliamo chiamarla, con la sua riuscita, punta il dito carico d'amarezza contro il sistema dell'arte, con i sui attori convenzionali che influenzano i prezzi e li manipolano, dimenticando il valore intrinseco dell'opera in se che collocata fuori di uno spazio espositivo o gallerie sembra inesistente. Gli Spray Art a 60$, firmati da Banksy, dimostrano che il prezzo delle opere influisce sull'acquisto, sul concetto di valore che viene attribuito ad un lavoro, dimostrando che a questi semplici quadri monocromo i passanti non erano interessati data la loro collocazione, probabilmente se la performance fosse avvenuta all'interno di un museo o di una galleria, ma più semplicemente in un luogo "adatto" e usuale per l'arte con molta probabilità ci sarebbe stata la fila. Se fosse passato di lì, magari distrattamente avrei dato un occhiata alle opere riconoscendo i soggetti di Banksy, ma non credo li avrei acquistati, sinceramente, dato che li avrei ritenuti, sbadatamente e sbagliano, delle copie da mercatino senza valore, cosa che invece non mancava a queste tele con spray. Tornado alla riuscita della performance c'è da riflettere sulla necessita di cambiare il sistema dell'arte. Guardandola posteriori è semplice criticare e trarre delle conclusioni, l'unica certezza è che questa bancarella ricca di opere non verrà replicata o riapparirà in un altro luogo.
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