Ci troviamo davanti al Castello Sforzesco, dove da maggio
2014 sorge Expo Gate. L'edificio in acciaio e vetro, ad opera di Alessandro
Scandurra, rappresenta la porta che prelude all'Esposizione Universale. A
curare lo spazio, in cui giorno dopo giorno si susseguono una serie di
appuntamenti che uniscono mondi differenti all'insegna dell'italianità, c'è
Caroline Corbetta. La curatrice attua un processo di crossover tra diversi linguaggi, che
contraddistingue il suo processo curatoriale, trasformando Expo Gate in un
palcoscenico per raccontare e valorizzare le eccellenze milanesi ed
italiane.
Nella sua carriera Caroline Corbetta ha organizzato le mostra
di Nathalie Djurberg e Ragnar Kjartansson, curato progetti per
istituzioni internazionali come Moderna Museet di Stoccolma, Performa a New
York, HEART di Herning e MAMbo a Bologna, oltre a collabora attivamente
con Maurizio Cattelan e Francesco Vezzoli. Nel 2012 ha
lanciato Il Crepaccio, eterodosso spazio non profit installato
nella vetrina di un ristorante milanese, dedicato alla creatività emergente. Ho
il piacere di intervistareC Caroline Corbetta riguardo Expo Gate così da
addentrarci nel suo ultimo progetto in vista di Expo 2015.
Chi è Caroline Corbetta e
come si è trovata alla guida di Expo Gate?
Sono curatrice e giornalista
d’arte freelance. Ho fatto diverse esperienze professionali all’estero ma sono
sempre tornata a vivere nella mia città Milano dove, nel 2012, ho aperto Il
Crepaccio, una vetrina per talenti emergenti inaspettatamente incastrata in una
trattoria. Sono stata invitata a proporre un progetto per il programma
artistico di Expo Gate per il mio legame col territorio e la conoscenza dei
suoi vari ambiti culturali. E poi forse anche per una questione generazionale:
dopotutto il concorso per la progettazione dell'edificio lo ha vinto un
quarantenne, l’architetto Alessandro Scandurra, e poteva avere un senso
chiamare a riempirlo di contenuti una professionista considerata altrettanto
giovane dalle nostre parti…
Expo Gate ha aperto un anno
prima dell'Expo 2015, qual'è la mission e le linee guida del suo programma?
Si, era fondamentale aprire
almeno un anno prima dell’Esposizione Universale visto che Expo
Gate ha una funzione di anticamera al grande evento: non solo qui si
danno informazioni e si vendono i biglietti, ma con il cartellone di eventi
sotto la mia curatela (www.expogatemilano.org)
abbiamo voluto renderlo anche un incubatore di entusiasmo e di orgoglio; non
solo intorno ad Expo Milano 2015 ma, prima di tutto, intorno all’identità
italiana. Come ho dichiarato più volte, noi italiani dobbiamo imparare a
raccontarci con più lucidità ed efficacia e ritengo che Expo costituisca una
grande occasione anche in questo senso. Expo Gate è un palcoscenico da cui
vari protagonisti dell’Italia di oggi si raccontano in una serie di eventi aperti
a tutti e gratuiti; appuntamenti molto diversi (dalla conferenza al
laboratorio per bambini, dalla webradio alla mostra, passando per dj set,
balletti, installazioni, showcooking, cicloofficina, mercatino a km 0…)
che ogni mese raccogliamo sotto un tema-ombrello che tra
ispirazione dagli argomenti sollevati da Expo Milano, da quello che succede in
città e dalle eccellenze made in Italy. Da maggio ad oggi, siamo a quasi a
quota 800 eventi. L’obbiettivo di questa di offerta densa ed eterogenea
è di mostrare e condividere la maggior quantità possibile delle cose
meravigliose che vengano ideate e prodotte nel nostro paese, mostrandole a noi
stessi prima ancora che ai turisti stranieri che arriveranno. Durante il
semestre non ci sarà più questa tematizzazione mensile del palinsesto ed Expo
Gate asseconderà la sua inevitabile natura di hub che collega la città col sito
espositivo di Expo.
Expo Gate fa da stage al
successo italiano, alla storia mescolando ambiti e settori differenti che
vogliono raccontarsi. Che ruolo svolge il suo curatore?
E’ una sorta di regista che
mette insieme le idee e le persone per creare appuntamenti con cui raggiungere
un pubblico più ampio possibile, non tanto in termini di numeri ma quanto,
piuttosto, di trasversalità : persone di età, background, gusti e persino nazionalità
diversi. Expo è un appuntamento universale, come dice la sua stessa
definizione, quindi indirizzato a tutti, nessuno escluso. Questa è la vera
difficoltà curatoriale del ruolo: non rivolgersi ad un target specifico ma
a tutti. Ma il curatore non puoi mai abdicare al suo ruolo di
mediatore culturale e per questo deve lavorare tenendo sempre
mente il suo pubblico.
Guardando i progetti
fino ad oggi presentati ad Expo Gate quale sceglieresti e perchè?
Non ho progetti preferiti
e non posso averne. Anche i meno riusciti sono tasselli del nostro
paese che vuole finalmente raccontarsi in modo contemporaneo, fuori dai soliti
stereotipi vetusti e un po’ cheap ormai incapaci di raccontare la nuova Italia.
e guardando fra i
prossimi, quale ti senti ti consigliare?
Entrambi i palinsesti di marzo e
aprile! Il primo dedicato alle liason tra le arti e il cibo, tra corpo e
intelletto, emozioni e bisogni primari, e il secondo alla relazione tra design
e cibo con un progetto speciale, di respiro internazionale, per il Salone del
Mobile. Intanto, da non perdere il progetto FashionRemake sviuppato con IED e
Coca Cola: per tutto il mese di febbraio, con il palinsesto dedicato alle
pratiche di produzione e riuso consapevole dei makers, uno degli spazi di Expo
Gate è trasformato in un laboratorio di moda dove sei giovani fashion designers
progettano e confezionano abiti con tessuti ottenuto da PET riciclato by
Ekocycle –un progetto della pop star Will.i.am e
Coca Cola. A cavallo tra febbraio e marzo, le loro creazioni saranno esposte in
una mostra, sempre in Expo Gate, patrocinata dalla Camera Nazionale della Moda
e inserita nel calendario ufficiale della fashion week milanese. Un
appuntamento da segnarsi in rosso in agenda: il 25 febbraio, dalle 19.30,
festeggiamo questo progetto, intitolato Fashion Remake, con
un dj set di Big Fish. Aperto a tutti. Per tutti i dettagli c’è il nostro
minisito www.expogatemilano.org
Photo 1: ph credit: Filippo Romano _ Didascalia: Expo Gate, via Beltrami, Milano
Photo 2: ph credit Edoardo Pasero _ Didascalia: Caroline Corbetta, Curatore artistico Expo Gate
Photo 3: Didascalia: Expo Gate, Cascina Triulza - Sensational Umbria, Steve McCurry, Gennaio 2014
Photo 4: Didascalia: Expo Gate, #QUANTOMAIS - Z.E.A. #01 Ordo Coelestis, Agosto 2014
Photo 5: Didascalia: Expo Gate, ScombinAnto per Milanochemipiace – work in progress, Settembre 2014
Photo 6: Didascalia: Expo Gate, #QUANTOMAIS, Agosto 2014
Photo 7: Didascalia: Expo Gate, evento Charity Stars, Dicembre 2014
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