Come nasce e qual è la mission di ITS?
Il punto di partenza è stata la mia passione per tutto ciò che non rappresenta l’ordine precostituito delle cose. La creatività per me è questo: proporre una nuova sequenza, un punto di vista inesplorato. Ritengo sia una delle poche vere qualità umane. Inoltre, mi piacciono i gruppi di lavoro, mi piace lavorare con le persone su progetti che aiutano altre persone… Quando ho cominciato mancava una vera struttura che offrisse supporto e visibilità ai giovani di talento offrendo loro opportunità per proseguire il loro percorso e fungendo soprattutto da ponte tra le università ed il mondo del lavoro. ITS è proprio questo, ricerca e supporta i migliori talenti in tutto il mondo e non solo: li guarda, cerca di comprenderli, registra come fosse un Sismografo le loro espressioni creative. Ogni anno redigiamo un report dei trends incontrati nei lavori dei ragazzi per tracciare un’istantanea della situazione attuale. ITS si divide in 4 aree distinte - fashion, accessori, artwork e gioielli - strutturate a concorso. I finalisti selezionati per ogni area hanno l’opportunità di entrare in contatto diretto con i personaggi più importanti nel loro campo, mostrare i loro progetti, ed accedere ad opportunità di stage e lavoro concrete.
Il punto di partenza è stata la mia passione per tutto ciò che non rappresenta l’ordine precostituito delle cose. La creatività per me è questo: proporre una nuova sequenza, un punto di vista inesplorato. Ritengo sia una delle poche vere qualità umane. Inoltre, mi piacciono i gruppi di lavoro, mi piace lavorare con le persone su progetti che aiutano altre persone… Quando ho cominciato mancava una vera struttura che offrisse supporto e visibilità ai giovani di talento offrendo loro opportunità per proseguire il loro percorso e fungendo soprattutto da ponte tra le università ed il mondo del lavoro. ITS è proprio questo, ricerca e supporta i migliori talenti in tutto il mondo e non solo: li guarda, cerca di comprenderli, registra come fosse un Sismografo le loro espressioni creative. Ogni anno redigiamo un report dei trends incontrati nei lavori dei ragazzi per tracciare un’istantanea della situazione attuale. ITS si divide in 4 aree distinte - fashion, accessori, artwork e gioielli - strutturate a concorso. I finalisti selezionati per ogni area hanno l’opportunità di entrare in contatto diretto con i personaggi più importanti nel loro campo, mostrare i loro progetti, ed accedere ad opportunità di stage e lavoro concrete.
Il concorso ha base a Trieste, una città che storicamente ha avuto influenze differenti, fuori dai luoghi dove di consueto viene promossa la moda. Come mai la scelta di questa citta mitteleuropea?
Ho un legame forte con Trieste, è la mia casa, è dove sono nata. Una città bellissima affacciata sul mare con un potenziale enorme. Fin dall’inizio ho pensato a ITS (che ha Trieste addirittura nel suo acronimo, essendone TS l’abbreviazione) come ad un evento che avrebbe reso giustizia alla sua bellezza. Portando il mondo a Trieste volevo al tempo stesso portare Trieste nel mondo. Essere fuori dai classici circuiti internazionali della moda ha poi un suo significato profondo: ITS è meno influenzato dalla moda convenzionale costituendo un punto d’osservazione lontano dal fenomeno e privilegiato. Storicamente è sempre stata un intersecarsi di culture ed etnie e questo è ciò che avviene a ITS: espressioni creative da culture diverse si incrociano, si contaminano, si mescolano. E ricevono supporto.
Ho un legame forte con Trieste, è la mia casa, è dove sono nata. Una città bellissima affacciata sul mare con un potenziale enorme. Fin dall’inizio ho pensato a ITS (che ha Trieste addirittura nel suo acronimo, essendone TS l’abbreviazione) come ad un evento che avrebbe reso giustizia alla sua bellezza. Portando il mondo a Trieste volevo al tempo stesso portare Trieste nel mondo. Essere fuori dai classici circuiti internazionali della moda ha poi un suo significato profondo: ITS è meno influenzato dalla moda convenzionale costituendo un punto d’osservazione lontano dal fenomeno e privilegiato. Storicamente è sempre stata un intersecarsi di culture ed etnie e questo è ciò che avviene a ITS: espressioni creative da culture diverse si incrociano, si contaminano, si mescolano. E ricevono supporto.
ITS raggruppa una serie di player differenti, chi sono quest’edizione? Da chi è composta la giuria?
Senza il supporto dei nostri partners, dei nostri sponsors e delle istituzioni del territorio non potremmo ovviamente dar vita a ITS. La Holding OTB è il main partner del fashion, la multinazionale delle zip YKK è il main partner per gli accessori, SWAROVSKI è il main partner della sezione gioielli mentre SWATCH è il main partner per la sezione Artwork dedicata allo sviluppo di progetti artistici. Abbiamo inoltre rinnovato la partnership con Samsung Galaxy per un progetto speciale.
Abbiamo giurie dedicate per ognuno dei concorsi. Per citare alcuni dei nomi, nella giuria fashion avremo l’Art Director di Diesel Nicola Formichetti, il designer di MSGM Massimo Giorgetti, il CEO di Maison Margiela Giovanni Pungetti e la curatrice moda del Victoria & Albert Museum di Londra, Oriole Cullen. Nella giuria accessori la Direttrice Design Pelletteria di Gucci Isabella Zegrini, Redattore Capo di Marie Claire Italia Antonio Mancinelli, i designer Diego Dolcini e Kei Kagami. Per la gioielleria il Vice Presidente del Centro Design Swarovski Professional Ute Schumacher e Isaiah Kincaid di Guess. Per Artwork ci saranno il Direttore Creativo di Swatch Carlo Giordanetti, il Curatore Oliver Borgeaud e Gea Politi di Flash Art Magazine. Anche per il progetto Samsung avremo una giuria dedicata.
Senza il supporto dei nostri partners, dei nostri sponsors e delle istituzioni del territorio non potremmo ovviamente dar vita a ITS. La Holding OTB è il main partner del fashion, la multinazionale delle zip YKK è il main partner per gli accessori, SWAROVSKI è il main partner della sezione gioielli mentre SWATCH è il main partner per la sezione Artwork dedicata allo sviluppo di progetti artistici. Abbiamo inoltre rinnovato la partnership con Samsung Galaxy per un progetto speciale.
Abbiamo giurie dedicate per ognuno dei concorsi. Per citare alcuni dei nomi, nella giuria fashion avremo l’Art Director di Diesel Nicola Formichetti, il designer di MSGM Massimo Giorgetti, il CEO di Maison Margiela Giovanni Pungetti e la curatrice moda del Victoria & Albert Museum di Londra, Oriole Cullen. Nella giuria accessori la Direttrice Design Pelletteria di Gucci Isabella Zegrini, Redattore Capo di Marie Claire Italia Antonio Mancinelli, i designer Diego Dolcini e Kei Kagami. Per la gioielleria il Vice Presidente del Centro Design Swarovski Professional Ute Schumacher e Isaiah Kincaid di Guess. Per Artwork ci saranno il Direttore Creativo di Swatch Carlo Giordanetti, il Curatore Oliver Borgeaud e Gea Politi di Flash Art Magazine. Anche per il progetto Samsung avremo una giuria dedicata.
Vorrei fare prima un resoconto della passata edizione. Che successo avete riscontrato?
L’attenzione sempre importante che riceviamo da parte della stampa internazionale è una conferma della qualità del progetto. Ogni anno sono all’incirca un centinaio da 20 paesi i giornalisti accreditati all’evento ed altrettanti articoli vengono pubblicati su testate come Il Sole 24 Ore, Vogue Italia, L’Uomo Vogue, Modern Weekly (Cina), Dazed and Confused (Inghilterra), L’Officiel, L’International Herald Tribune, Elle, La Repubblica, solo per diren alcuni. L’anno scorso CNN e France 2 hanno prodotto due servizi televisivi interamente dedicati a ITS. Questo non può che dimostrare che stiamo lavorando bene. Ma sono stati i risultati dei finalisti a darci maggiore soddisfazione, visto che lavoriamo per questo. Mirja Pitkaart, vincitrice del premio Collezione dell’Anno Accessori, ora lavora in Louis Vuitton. Virginia Burlina, vincitrice dello Swatch Award per il concorso Artwork, è in Dries Van Noten, Maiko Takeda oltre alla collaborazione con Bjork che l’ha portata sulla copertina dell’ultimo album “Vulnicura”, lavora per Issey Miyake. E potrei naturalmente continuare…
L’attenzione sempre importante che riceviamo da parte della stampa internazionale è una conferma della qualità del progetto. Ogni anno sono all’incirca un centinaio da 20 paesi i giornalisti accreditati all’evento ed altrettanti articoli vengono pubblicati su testate come Il Sole 24 Ore, Vogue Italia, L’Uomo Vogue, Modern Weekly (Cina), Dazed and Confused (Inghilterra), L’Officiel, L’International Herald Tribune, Elle, La Repubblica, solo per diren alcuni. L’anno scorso CNN e France 2 hanno prodotto due servizi televisivi interamente dedicati a ITS. Questo non può che dimostrare che stiamo lavorando bene. Ma sono stati i risultati dei finalisti a darci maggiore soddisfazione, visto che lavoriamo per questo. Mirja Pitkaart, vincitrice del premio Collezione dell’Anno Accessori, ora lavora in Louis Vuitton. Virginia Burlina, vincitrice dello Swatch Award per il concorso Artwork, è in Dries Van Noten, Maiko Takeda oltre alla collaborazione con Bjork che l’ha portata sulla copertina dell’ultimo album “Vulnicura”, lavora per Issey Miyake. E potrei naturalmente continuare…
L’11 luglio la finale della nuova edizione, una evoluzione e una conferma delle precedenti edizioni. Cosa dobbiamo aspettarci? Chi sono i finalisti del concorso che vedremo presentati a Trieste?
Ogni anno al lancio della nuova edizione sviluppiamo internamente un tema che giustifica tutti i nostri materiali comunicazionali ed influenza l’estetica degli allestimenti scenografici che sviluppiamo per l’evento di Luglio. Il tema con il quale giocheremo quest’anno - sempre con la leggerezza che ci contraddistingue - è “THE FUTURE”: come sarà il mondo tra 50 anni? E fra duecento anni? Oggi piùche mai il futuro sembra essere alle nostre porte, promettendo tecnologie che rivoluzioneranno per l’ennesima volta il nostro vivere. Con licenza poetica giocheremo sui temi del prolungamento della vita, dell’upload cerebrale, della stampa del cibo, del viaggio interplanetario…ed in questo contesto chi più dei finalisti selezionati rappresenta il futuro, con le loro idee innovative?
Abbiamo inoltre instaurato un dialogo con la manifattura regionale, nazionale ed internazionale attraverso una serie di collaborazioni tecniche: KLAINrobotics, azienda leader nel mondo della robotica, fornirà delle braccia antropomorfe capaci di interagire in tempo reale con gli ospiti di ITS. Sarà una installazione in piena chiave “THE FUTURE”, che unirà le incredibili capacità delle braccia robotiche alla creatività di ITS. Con Material Connexion stiamo lavorando per l’utilizzo di materiali innovativi e sostenibili, con Minini, innovativa azienda nel campo delle materie plastiche, svilupperemo i trofei per i vincitori. Utilizzeremo anche, all’interno dei nostri allestimenti, le innovative sperimentazioni sui tessuti sviluppate dalla Gaetano Rossini.
In merito ai finalisti di quest’anno, rappresentano decisamente il domani. Ciò che più ci ha colpito - ed è qualcosa che abbiamo notato in un numero impressionante di progetti ricevuti - sono state le loro interpretazioni e declinazioni dello spazio intorno al corpo. Lo hanno analizzato, riempito oppure solo delineato, messo in discussione, utilizzato come scudo protettivo, re-interpretato partendo da una tuta spaziale…è stato il vero leitmotiv di quest’anno, il trend in assoluto più presente.
Ogni anno al lancio della nuova edizione sviluppiamo internamente un tema che giustifica tutti i nostri materiali comunicazionali ed influenza l’estetica degli allestimenti scenografici che sviluppiamo per l’evento di Luglio. Il tema con il quale giocheremo quest’anno - sempre con la leggerezza che ci contraddistingue - è “THE FUTURE”: come sarà il mondo tra 50 anni? E fra duecento anni? Oggi piùche mai il futuro sembra essere alle nostre porte, promettendo tecnologie che rivoluzioneranno per l’ennesima volta il nostro vivere. Con licenza poetica giocheremo sui temi del prolungamento della vita, dell’upload cerebrale, della stampa del cibo, del viaggio interplanetario…ed in questo contesto chi più dei finalisti selezionati rappresenta il futuro, con le loro idee innovative?
Abbiamo inoltre instaurato un dialogo con la manifattura regionale, nazionale ed internazionale attraverso una serie di collaborazioni tecniche: KLAINrobotics, azienda leader nel mondo della robotica, fornirà delle braccia antropomorfe capaci di interagire in tempo reale con gli ospiti di ITS. Sarà una installazione in piena chiave “THE FUTURE”, che unirà le incredibili capacità delle braccia robotiche alla creatività di ITS. Con Material Connexion stiamo lavorando per l’utilizzo di materiali innovativi e sostenibili, con Minini, innovativa azienda nel campo delle materie plastiche, svilupperemo i trofei per i vincitori. Utilizzeremo anche, all’interno dei nostri allestimenti, le innovative sperimentazioni sui tessuti sviluppate dalla Gaetano Rossini.
In merito ai finalisti di quest’anno, rappresentano decisamente il domani. Ciò che più ci ha colpito - ed è qualcosa che abbiamo notato in un numero impressionante di progetti ricevuti - sono state le loro interpretazioni e declinazioni dello spazio intorno al corpo. Lo hanno analizzato, riempito oppure solo delineato, messo in discussione, utilizzato come scudo protettivo, re-interpretato partendo da una tuta spaziale…è stato il vero leitmotiv di quest’anno, il trend in assoluto più presente.
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