La retrospettiva dedicata a Mario Merz alle Gallerie dell'Accademia, a Venezia, segna una svolta per lo spazio espositivo che apre le nuove sale dedicandole all'arte contemporanea. La mostra ad opera di Bartolomeo Pietromarchi, con la collaborazione della Fondazione Merz, si presenta come un percorso attraverso le opere e installazioni che identificano il lavoro dell'artista milanese. Il percorso inizia con gli anni sessanta e il periodo dell'Arte Povera per terminare con le opere dell'ultimo decennio. Così introduce Bartolomeo Pietromarchi la mostra "gli sviluppi della poetica dell’artista, partendo dalle prime sperimentazioni tra oggetto e architettura per arrivare alle grandi installazioni ambientali, passando per gli approfondimenti della sua attività grafica”. Sono presenti una serie di Igloo, creati negli ultimi anni dell'artista che introducono il visitatore all'intero della Città Invisibile interpretata dall'artista come un dialogo fra spazio e materia, fra pieno e vuoto, fra nuovo e antico.
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