- Progetto curato da Alejandro Aravena – perché è il padiglione da cui il tema della Biennale trae origini, accoglie i visitatori all’Arsenale e si pone come introduzione alla Biennale. Attraverso il riutilizzo di 10.000 mq di cartongessi e 14 chilometri di strutture metalliche il curatore utilizza i resti della precedente manifestazione. Il padiglione del curatore ruota attorno all’idea di reinterpretare e dare nuova vita e forme agli “scarti” generati dall’architettura.
- Padiglione del Regno Unito – Il padiglione inglese presenta il progetto “Economia domestica” con una serie di proposte per la vita in casa a seconda del tempo che si trascorre al suo interno: ore, giorni, mesi, anni o decenni. Un percorso e riflessione sulle necessità e sugli stili di vita in evoluzione.
- Padiglione Danese – all’interno della struttura ai Giardini della viene vengono presentati un insieme di modellini che invadono le sale attraverso un percorso temporaneo articolato in altezza.
- Padiglione Svizzero – progetto ad opera dell’architetto Christian Kerez si pone con un laboratorio di ricerca sullo spazio architettonico; l’architetto “è riuscito a esplorare i limiti di quanto è possibile fare in architettura, combinando tecniche artigianali e i più moderni processi riproduttivi in 3D” attraverso un architettura-scultura percorribile dai visitatori.
- Padiglione Italia – All’arsenale il padiglione curato da TAMassociati (Massimo Lepore, Raul Pantaleo, Simone Sfriso) dal tema “Taking care. Progettare per il bene comune” è suddiviso in tre le sezioni: capire i problemi delle aree in difficoltà, mostrare i progetti, presentare un intervento di soccorso.
- Padiglione Paesi Nordici – Presenta al proprio interno una struttura piramidale su cui si può salire e trovare una serie di informazioni e di materiali relativo alle architetture in questi paesi.
- Padiglione Corea – il padiglione coreano presenta una panoramica sulla situazione dell’architettura nei suoi territori ponendo l’accento sulla modernizzazione e sul contesto urbani in cui essa si colloca.
- Padiglione Egitto – Una struttura simile ad una rampa da skateboard blu è stata installata all’interno del padiglione ai giardini su cui sono collocate numerose prese di corrente per i visitatori; all’ingresso una ragazza timbra dei documenti per accedervi, simbolo della burocrazia egiziana attuale.
- Padiglione Ungheria – all’interno dei giardini si presenta come uno spazio collettivo dove documentarsi e vivere al meglio grazie all’architettura e a come essa dialoga con il contesto in un ottica funzionale.
- Padiglione Australiano – all’interno una piscina dove poter rinfrescarsi e rilassarsi dopo il lungo giro all’interno dei giardini. Il progetto vuole mettere il luce lo stile di vita australiano attraverso la sua stereotipazione.
lunedì 4 luglio 2016
REPORTING FROM THE FRONT _ on Man in Town
REPORTING FROM THE FRONT” è il tema della 15° Biennale d’Architettura
curata da Alejandro Aravena che apre oggi a Venezia. Il percorso
espositivo fra gli spazi dell’arsenale e i padiglioni dei giardini
appaiono come sconnessi e non sempre rispondono al topic proposto dal
curatore anche se il ruolo del progetti sovrasta quello degli architetti
in un ottica di accantonamento dei nomi noti. Di seguito vi propongo 10
padiglioni da scoprire fra gli spazi dell’arsenale e dei giardini per
una panoramica complessiva sulla Biennale d’Architettura in corso.
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