Era il 1996 quando dalle conversazioni e riflessioni tra il curatore Hans Ulrich Obrist e l’artista Christian Boltanski nasce la mostra Take Me (I'm Your) alla Serpentine Gallery. Un idea di esposizione che ripensa la relazione tra il pubblico e l'opera che fino a questo momento si è limitato ad osservare a distanza. I lavori esposti si possono prelevare, toccare, modificare, scambiare o acquistare, decisione lasciata all'artista dell'opera che porta il visitatore ad un esperienza all'interno delle sale della mostra. Al Pirelli Hangar Bicocca, dopo Parigi, Copenhagen, New York e Buenos Aires, è possibile prendere parte alla mostra, sono raccolti e presentati cinquanta lavori ad hoc di altrettanti artisti internazionale, dove è possibile prendere una copia del poster che Maurizio Cattelan ha ricevuto in dono dall’artista Alighiero Boetti, raccogliere le caramelle alla menta dell’installazione “Untitled” (Revenge) (1991) di Félix González-Torres, scattarsi un “selfie” con il progetto di Franco Vaccari, tentare la fortuna per vincere una cena con Douglas Gordon o molte altre opere. Un esposizione interessante e coinvolgente che porta alla riflessione sull'inesistente distanza fra l'arte e il suo fruitore, che rende democratico e accessibile l'opera attraverso il suo titolo/manifesto "Take Me (I'm Your)".
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