Dancing with Myself celebra l'artista come soggetto e oggetto della propria arte, attraverso una serie di lavori dagli anni '70 ad oggi. Melancolia, Giochi d’Identità, Autobiografie Politiche e Materia Prima sono i topic narrativi scelti da Martin Bethenod e Florian Ebner nella selezione delle opere dalla collezione Pinault Collection e dal Museum Folkwang.
La tenda di perline rappresentati i globuli rossi e quelli bianchi di Gonzalez-Torres Felix apre lo spazio espositivo di Punta della Dogana assieme all'autoritratto di Urs Fischer in cera che brucia lento; una serie di autoritratti di Cindy Sherman racconta il lavoro dell'artista e il suo giocare con l'apparenza come avviene anche nei lavori di Broodthaers Marcel, i cui l'artista si fà ritrarre in abiti femminili. Sono presenti inoltre le opere di Gilbert & George, Nan Goldin, Maurizio Cattelan, Stingel Rudolf e Rainer Arnulf che attraverso differenti forme sono gli attori presenti dei lavori esposti. Dancing with myself è una riflessione sulla contemporaneità dell'io che mette in discussione l'identità e la società in cui esso vive.
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