L'Archivio-Museo dello CSAC di Parma presenta un intervento di Masssimo Bartolini in dialogo con il luogo e la terra che lo ospita. L'artista ha lavorato sull'archivio interpretando i suoi elementi come fossero elementi musicali, in particolar modo attraverso le opere di Luigi Ghirri e di Luciano Fabro. Nella fase preliminare del progetto, Bartolini si è concentrato sulla ricerca di tutti i dischi in vinile fotografati da Ghirri nella serie Identikit (1979), dove l’artista emiliano restituiva in maniera veritiera e implacabile un ritratto di sé stesso attraverso quello della propria libreria. I vinili sono messi in dialogo con lo Spirato di Luciano Fabro, opera in marmo dove il corpo è allo stesso tempo presente e invisibile dialoga con l'atmosfera creata dai dischi che risuonano. Il progetto si trova in una delle cappelle laterali della chiesa che per l'occasione è presentata spoglia, dove solamente i dischi risuona al suo interno e guidano lo spettatore verso il luogo dov'è collocato il giradischi.
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