martedì 26 aprile 2022

Interview with Elena e Margherita Micheluzzi

Dalla tradizione di famiglia, Elena e Margherita hanno dato vita a Micheluzzi Glass, realtà che realizza oggetti in vetro di Murano dallo stile contemporaneo ma legato alla tradizione vetraia, dove ogni artefatto viene prodotto manualmente come pezzo unico. Una storia legata alle proprie origini, Venezia, che da vita ad una serie di oggetti contemporanei legati alla città lagunare. Di seguito l'intervista con Margherita ed Elena. 


Come nasce Micheluzzi Glass e chi c’è dietro il progetto?
Essendo figlie di un artista del vetro a Venezia (Massimo Micheluzzi), siamo cresciute circondate dal vetro. Sin da piccole passavamo molto tempo nella sua bottega (negozio e laboratorio) e spesso andavamo con lui in fornace a Murano dove avviene la produzione. Quindi forse è naturale che nel tempo sia maturata in noi una sensibilità particolare per questo incredibile materiale e poi la curiosità di conoscerne più a fondo le tecniche e la lavorazione, ma non sapevamo ancora che impatto avrebbe avuto il vetro sulle nostre vite in seguito. 
All'epoca vedevamo il lavoro di nostro padre come unico e irripetibile, legato esclusivamente al suo nome e al suo talento quindi non pensavamo davvero di poter seguire le sue orme. Fino a quando, nel 2019, abbiamo sentito il “richiamo delle nostre origini” e ci siamo avvicinate al vetro con il nostro progetto Micheluzzi Glass. Abbiamo cominciato a seguire nostro padre in fornace, ad osservare più attentamente il suo lavoro e man mano abbiamo sentito il desiderio di sperimentare in prima persona, di creare qualcosa di nostro. Certamente il nostro lavoro è in continuità con quello di nostro padre, ma abbiamo proprio voluto cominciare da un progetto nostro per avvicinarci al vetro. Così sono venute le prime idee ed è nata la nostra collezione Micheluzzi Glass. Ci siamo subito appassionate e senza esitare ci siamo lanciate in questa avventura!
È tutto cominciato in modo molto naturale, prima come un gioco, poi abbiamo deciso di cambiare radicalmente le nostre vite e tornare a vivere a Venezia per dedicarci a questo progetto. Infatti, prima di lavorare nel vetro abbiamo entrambe vissuto a Londra per alcuni anni, esperienza fondamentale sia a livello personale che professionale che ci ha arricchito molto (Elena nell’arte, Margherita nella moda).

Venezia e il vetro, una storia di tradizione ma anche contemporanea. L’essenza del vostro progetto, qual è il vostro legame con la città e con la sua storia legata al materiale?
Il nostro lavoro è strettamente legato a Venezia, radicato nella sua storia e sempre ispirato dalla sua bellezza, dalle sue meraviglie artistiche tanto quanto dal suo ambiente lagunare.
Non solo abbiamo la fortuna di vivere in questo speciale angolo di mondo ma anche di lavorare a Murano, la patria del vetro, e di poter vedere i migliori artigiani all’opera. Entrare a contatto con questa realtà insulare, ferma nel tempo, che tramanda da secoli i segreti dell’arte del vetro è un’esperienza veramente straordinaria che speriamo possa continuare. Tuttavia, Venezia non è solo tradizione, è anche una città proiettata nella contemporaneità, continuamente esposta a stimoli artistici e internazionali. Infatti, il nostro approccio e la nostra estetica sono decisamente contemporanei ma il processo creativo rimane fedele alle tecniche della tradizione. Ci piace mescolare stili e riferimenti storici sempre però con un tocco di creatività. Tradizione e contemporaneità sono due elementi essenziali del nostro lavoro, il trucco sta nel saperli dosare nel modo giusto, ci proviamo!
Come nascono le vostre creazioni? Vi ricordate il primo pezzo realizzato?
Ogni pezzo della nostra collezione è unico, diverso per colore, forma, dimensione e finitura – le possibilità sono infinite! Molti sono caratterizzati da superfici lavorate in modo da esaltarne i colori e la consistenza, producendo particolari riverberi di luce. Questi effetti sono il risultato di diverse lavorazioni e tecniche che man mano stiamo scoprendo. Il processo creativo inizia ovviamente con un progetto, l’idea di una forma o di un particolare effetto che si vuole ricreare. Tuttavia, questo processo può essere rivisto in corso d’opera lasciando spazio a improvvisazioni, prove, sperimentazioni, che nascono anche dal dialogo con il maestro e gli artigiani della fornace. Il risultato finale ha sempre infatti un elemento di sorpresa che rende unico ogni singolo pezzo. Anche questo aspetto per noi fa parte della magia del vetro. Il primo pezzo realizzato è il nostro bicchiere Mosso. Un’idea che è nata in fornace, facendo ‘ricerca sul campo’. Abbiamo visto dei bicchieri scartati perché irregolari (è infatti pratica comune pizzicare i bicchieri difettati mentre sono ancora caldi, per distinguerli da quelli ‘buoni’). La forma di questi bicchieri era contorta e sgraziata ma la loro imperfezione ci ha ispirato e abbiamo subito pensato che questo fosse il punto di partenza per il nostro design. Sviluppando quest’idea abbiamo immaginato un bicchiere che fosse in grado di trasmettere un senso di movimento dolce e naturale, quasi come se il vetro fosse ancora allo stato liquido e si muovesse di vita propria.
La forma fluida e i bordi ondulati del nostro bicchiere Mosso ricordano anche le atmosfere di Venezia, lo scorrere dell’acqua nei canali, le onde della laguna. Venezia, infatti, non solo è una fonte di ispirazione per le nostre creazioni ma emerge sempre, anche inconsciamente, nel nostro immaginario.

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